Mi chiamo Filiberto, da quando ero giovane, magari nemmeno lo sapevo, ma ero interessatissimo a tutto ciò che costituiva, fantasia, immaginazione, deduzione, pensiero, stupore negli scritti dei primi filosofi greci, che da bravo studente di liceo mi capitò di incontrare. Furono sicuramente loro, che stimolarono nuove letture, e l’inizio di quello che per chi si accinge a studi filosofici può essere la volontà di comprendere a tutti i costi ciò che ad una prima lettura può apparire oscuro e incomprensibile. Il linguaggio di tutti i giorni, in verità nasconde enormi potenzialità se arricchito di espressioni e significati, che sono quelle di cui abbisogniamo per far comprendere ad altri e a noi stessi concetti, deduzioni e ipotesi.

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