Desideravo qui esporre una mia sintesi, una riflessione, uno spunto ispirato da quel che ho letto in articoli e commenti qui in questo gruppo di appassionati delle varie problematiche di questo mondo, filosofie e analisi critiche. C’è effettivamente oggi chi non crede che possano esistere verità indissolubili nella loro assolutezza, verità metafisiche, principi, idee, che, cause di questo mondo, essenze dello spirito, per questo non possono che collocarsi in un mondo ulteriore.
Tra queste verità a me viene in mente la verità di Giustizia. Noi, seppur a questo mondo non esista una Giustizia perfetta, noi ce la possiamo immaginare. Nella nostra mente che osserva gli avvenimenti spesso spiacevoli, le storie a non lieto fine, dove è l’ingiustizia a trionfare, ebbene ci immaginiamo una giustizia più giusta, migliore. Ma come potremmo dare dei gradi alla giustizia se non ci immaginassimo un livello superiore di Giustizia e per far questo non dobbiamo avere in testa l’idea di una giustizia assoluta?
Siccome questa idea non si accompagna a nulla qui sulla Terra, e essendo nella nostra mente, ciò introduce una derivazione del nostro pensiero da qualcosa di ulteriore, diverso e comunque astratto. Questa nostra capacità introduce l’etica del nostro comportamento che oltre che immaginarsi un bene assoluto, così pure lo può fare per il male assoluto. Da qui la naturale tendenza dell’uomo al trascendente, che pure oggi, in un’epoca difficile, non può che non ispirare l’uomo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Back to Top