Parmenide Platone e l’essere.

Tuttavia a questo punto ci sarebbe da pensare se aveva ragione Parmenide o Platone. Il primo asseriva che l'essere concepibile come quel "tutto che ci circonda" e di cui facciamo parte e che esiste, non può non esistere e quindi "non essere". Dire che "l'essere non è" è una contraddizione che però Platone risolve nel suo dialogo "Il Sofista". L'autore ad un certo punto scrive che l'Essere in...

DA MARX A PLATONE

Quel che penso quindi è che nemmeno la filosofia marxiana sia riuscita ad essere esaustiva nel risolvere le problematiche della società, in particolar modo non solo quella della seconda metà dell'800, ma pure quella moderna e oggi post-moderna. Ossia la critica dell'idealismo di Hegel, con annessa una critica di un materialismo che secondo Marx alla fine non faceva altro che ricondursi allo stesso idealismo. L'incapacità di sanare davvero...

DA INVITO ALLA FILOSOFIA DI ENRICO BERTI

"In ogni caso chi fa filosofia non può non tenere conto di tutte queste spiegazioni ... date dalle varie scienze ... che ci sta a fare la filosofia? ... le spiegazioni date dalle scienze non sono sufficienti ... non riescono a soddisfare completamente il desiderio di sapere dell'uomo ... se la filosofia esiste vuol dire che c'è un problema ulteriore rispetto a quelli della scienza, cioè vuol dire...

IMPORTANZA DELLA GIUSTIZIA

Comunque più che mai oggi è attuale la necessità di una Giustizia non solo come idea Platonica calantesi dall'alto, ma una giustizia sociale che aristotelicamente dà forma al sinolo che ha per oggetto il diritto, le leggi, la giustizia umana. Il tutto come risultato di una discussione democratica nella Polis data appunto dalla politica.Quindi qui è il Bene che si ricerca, l'armonia, la possibilità per l'uomo di realizzare...

Idee e Verità

Desideravo qui esporre una mia sintesi, una riflessione, uno spunto ispirato da quel che ho letto in articoli e commenti qui in questo gruppo di appassionati delle varie problematiche di questo mondo, filosofie e analisi critiche. C'è effettivamente oggi chi non crede che possano esistere verità indissolubili nella loro assolutezza, verità metafisiche, principi, idee, che, cause di questo mondo, essenze dello spirito, per questo non possono che collocarsi...

Hegel e lo Stato

Georg Wilhelm Friedrich Hegel Torniamo per un attimo a Hegel, mi interessa evidenziare la sua logica triadica, che lui poi applicò a varie importanti tematiche che fanno sempre parte del Mondo, dell'Uomo e della Società degli uomini: Tesi - Antitesi - Sintesi. Se consideriamo un esempio tipico di comunità civile di uomini all'interno di uno Stato, non possiamo che distinguere tra il contesto privato in cui vive il...

Da “Eros e Civiltà” di Herbert Marcuse

"Prefazione politica 1966 Eros e civiltà: con questo titolo intendevo esprimere un'idea ottimistica , eufemistica, anzi concreta, la convinzione che i risultati raggiunti dalle società industriali avanzate potessero consentire all'uomo di capovolgere il senso di marcia dell'evoluzione storica, di spezzare il nesso fatale tra produttività e distruzione, libertà e repressione - potessero, in altre parole, mettere l'uomo in condizione di apprendere la gaia scienza (gaia ciencia), l'arte cioè...

NICHILISMO PER EMANUELE SEVERINO

Emanuele Severino Desidero condividere questa intervista al filosofo Severino. Molto interessante il rapporto tra essere non essere e nichilismo: Qui è disponibile l'articolo Severino è contrariato dalla ferocia e totale caduta di valori del nostro pianeta, tanto da chiedersi quale sarà il nostro destino. Severino auspica un ritorno all'eternitá dell'essere, dove questo folle divenire, continuo mutamento, che più che al “panta rei” di Eraclito sembra condurre al famoso...

ANALISI DEL LIBRO “IL MONDO COME VOLONTÀ E RAPPRESENTAZIONE” DI ARTHUR SCHOPENHAUER

Per Schopenhauer "Il mondo è una mia rappresentazione" ((Arthur Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione, a cura di Ada Vigliani, Milano, Arnoldo Mondadori, I Meridiani, 2003 [1. ed., 1989],p. 31.)), cioè tutto ciò che egli vede con il suo occhio è una sua rappresentazione, ossia esiste solo in relazione al suo vedere il mondo circostante. Per Schopenhauer essa è l'unica verità a priori, esprime ogni esperienza possibile....

Dalla “Nausea” di Sartre

Jean Paul Sartre M’è accaduto qualcosa, non posso più dubitare. E’ sorta in me come una malattia, non come una certezza ordinaria, non come un’evidenza. S’è insinuata subdolamente, a poco a poco; mi sono sentito un po’ strano, un po’ impacciato, ecco tutto. Una volta installata non s’è più mossa, è rimasta cheta, ed io ho potuto persuadermi che non avevo nulla, ch’era un falso allarme. Ma ecco...

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